Giustizia e salute connessione sociale e culturale necessaria
Squillaci, Presidente F.I.C.T. afferma:”Il tema della XXXII giornata mondiale di lotta la droga del 2019 è “salute e giustizia”. In Italia il diritto alla salute è sancito dall’art. 32 della Costituzione e l’attuazione di questo principio dovrebbe avvenire attraverso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) di cui alla L.883/78 e l’effettiva esigibilità dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) su tutto il territorio nazionale”
“Nella realtà, però″ dice il Presidente F.I.C.T. “il rapporto tra lo Stato e le Regioni e di conseguenza l’esigibilità del diritto alla salute sui territori, è condizionato dalle politiche di bilancio. In 10 anni, dalle manovre finanziarie succedutesi, si sono tagliati 37 miliardi di euro nella sanità, mettendo a rischio il sistema nazionale sanitario e creando disparità regionali nell’erogazione dei servizi pubblici e privati.” “Il saccheggio della politica, continua Squillaci, alla sanità per coprire altri buchi e mantenere promesse a breve termine, ha ovviamente colpito in primo luogo le fasce più deboli, ed in particolare la lotta alle dipendenze patologiche, provocando voragini nella cura, nella assistenza e nella prevenzione, minando un diritto fondamentale.”
“Ogni anno, per la giornata mondiale contro la droga, – dice il presidente F.I.C.T. – ripetiamo tutti più o meno le stesse cose, perchè di fatto ‘per quanto fumo si faccia di arrosto ce n’è ben poco’. Abbiamo un sistema sanitario e un sistema di servizi di cura per le dipendenze patologiche, pubbliche e private, che oggi faticano enormemente ad intercettare i nuovi fenomeni, le nuove droghe e i nuovi disagi dei giovani, perché incatenati da una ‘ibernazione legislativa’ e da budget investiti del tutto insufficienti. L’articolo 3 della costituzione esalta il valore dell’uguaglianza nella dignità di ogni uomo, ovvero il diritto ad un’esistenza degna.” “Ma, specifica Squillaci, non è così per tutti e non in tutte le regioni. Ad esempio il sistema di servizi specifici per i minori con problemi di dipendenza è carente: 25mila circa i minori ed i giovani adulti in carico agli uffici del servizio sociale per i minorenni, di questi solo 2.000 vengono inviati in strutture specializzate (il 30% di ragazzi, che ne avrebbero bisogno, non trova posto).”
“Culturalmente e non solo, possiamo dirlo a cuore aperto, le droghe sono scomode! Diventano importanti al fine di battaglie ideologiche, ma quando si parla di cura, di riabilitazione, di prevenzione e di reinserimento sociale alla fine “lo stigma” del tossicodipendente è sempre lo stesso: “uno che se l’è andata a cercare” e “tutto sommato non ha diritto di essere curato”. E quel diritto fondamentale di cura, nel caso del “drogato”, diventa una password smarrita ed è difficile cercare a quel punto il nome utente.”
“Noi operatori del settore, continua il Presidente, ci troviamo a combattere da soli questi fenomeni ed il sistema dei servizi per come è costruito oggi, non è pronto ad affrontarli per cui non facciamo altro che registrare numeri, dati, catalogare l’evoluzione di sostanze. E sappiamo già che il prossimo anno ci saranno ancora nuove sostanze che saranno segnalate.”
“Pertanto, dice Squillaci, credo che sia importante cambiare proprio la concezione di lotta alla droga. Anziché inseguire le sostanze, cosa che sappiamo bene è assolutamente fallimentare, dobbiamo tornare a prendere in carico le persone, rimettere al centro l’uomo e la sua straordinaria ed irripetibile complessità”. “È necessario individuare percorsi individualizzati, creando un circolo virtuoso che rimetta in collegamento, in connessione, il territorio con i servizi. Oggi infatti, conclude il Presidente F.I.C.T., se c’è qualcosa di più emarginato e marginale, dopo le persone con problemi di dipendenza, sono i servizi che si occupano di queste persone.”
Comunicato Stampa Fict 25/06/2019